INPSIEME n. 016131-0108 BARCELLONA - Live Catalonia
Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
INPSIEME n. 016131-1508 BARCELLONA - Live Catalonia
Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
INPSIEME n. 016131-1807 BARCELLONA - Live Catalonia
Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
INPSIEME n. 016163-0108 SALAMANCA - Espana para ti
Salamanca è una città spagnola, capoluogo della provincia omonima. Si trova nella Comunità Autonoma di Castiglia e León nella meseta settentrionale. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1988.
Salamanca è conosciuta per i suoi spettacolari edifici, tutti costruiti della stessa luccicante arenaria che le è valsa l'appellativo di "Città dorata". Nel 2002, Salamanca è stata eletta "Capitale Europea della Cultura"; con le sue bellissime cattedrali, gli antichi edifici dell'università e la spettacolare Plaza Mayor - considerata la più bella di Spagna - ha sicuramente meritato questo titolo.
La città ospita una delle università più antiche del mondo. Numerosi architetti, filosofi ed artisti sono passati attraverso le porte dell'università lasciando le loro tracce nella città. Una larga parte della popolazione della città, oggigiorno, è costituita da studenti, il che non ha fatto che aiutare Salamanca a costruirsi la fama di città dall'attiva vita notturna con l'amplia offerta di ogni sorta di bar e locali che possiede.
INPSIEME n. 016163-0407 SALAMANCA - Espana para ti
Salamanca è una città spagnola, capoluogo della provincia omonima. Si trova nella Comunità Autonoma di Castiglia e León nella meseta settentrionale. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1988.
Salamanca è conosciuta per i suoi spettacolari edifici, tutti costruiti della stessa luccicante arenaria che le è valsa l'appellativo di "Città dorata". Nel 2002, Salamanca è stata eletta "Capitale Europea della Cultura"; con le sue bellissime cattedrali, gli antichi edifici dell'università e la spettacolare Plaza Mayor - considerata la più bella di Spagna - ha sicuramente meritato questo titolo.
La città ospita una delle università più antiche del mondo. Numerosi architetti, filosofi ed artisti sono passati attraverso le porte dell'università lasciando le loro tracce nella città. Una larga parte della popolazione della città, oggigiorno, è costituita da studenti, il che non ha fatto che aiutare Salamanca a costruirsi la fama di città dall'attiva vita notturna con l'amplia offerta di ogni sorta di bar e locali che possiede.
INPSIEME n. 016163-1807 SALAMANCA - Espana para ti
Salamanca è una città spagnola, capoluogo della provincia omonima. Si trova nella Comunità Autonoma di Castiglia e León nella meseta settentrionale. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1988.
Salamanca è conosciuta per i suoi spettacolari edifici, tutti costruiti della stessa luccicante arenaria che le è valsa l'appellativo di "Città dorata". Nel 2002, Salamanca è stata eletta "Capitale Europea della Cultura"; con le sue bellissime cattedrali, gli antichi edifici dell'università e la spettacolare Plaza Mayor - considerata la più bella di Spagna - ha sicuramente meritato questo titolo.
La città ospita una delle università più antiche del mondo. Numerosi architetti, filosofi ed artisti sono passati attraverso le porte dell'università lasciando le loro tracce nella città. Una larga parte della popolazione della città, oggigiorno, è costituita da studenti, il che non ha fatto che aiutare Salamanca a costruirsi la fama di città dall'attiva vita notturna con l'amplia offerta di ogni sorta di bar e locali che possiede.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; Correva l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di Magrit .
La sua posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - è stata alla radice di frequenti scontri tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Furono Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona a dare un un primo grande impulso allo sviluppo di Madrid ma fu poi Filippo II di Asburgo a portare Madrid a capitale dell'Impero.
Madrid raggiunse la vetta del suo splendore culturale e politico con Filippo IV, è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia si arricchisce di altre meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Il Novecento madrileno è tragico: tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) e poi la dittatura del generale Franco in carica fino al 1975 incupiscono Madrid.
Ma la capitale risorge e riconquista completamente il suo fascino e la sua carica di vitalità in ogni campo, con la fine della dittatura e l'avvento al trono di un grande re, Juan Carlos di Borbone.
Magerit, “terra ricca d’acqua”, è il nome con cui gli arabi identificarono la zona della meseta spagnola in prossimità della Sierra di Guadarrama che Filippo II scelse per insediare la sua corte e che successivamente si sarebbe trasformata nella Madrid che oggi conosciamo.
La prima traccia storica della città risale all’anno 865, quando l’emiro Muhammed I ordinò di costruire una fortezza nella località di Mayrit, sulle rive del fiume Manzanares. Mayrit in arabo significa "abbondanza di corsi d’acqua". Per questo motivo, il motto del primo stemma della città recita: "Sono stata edificata sull’acqua / Le mie mura sono di fuoco / Questo è il mio stemma e il mio emblema". Fino al 1083, quando Alfonso VI di Castiglia conquista la città, Madrid sarà islamica.
Della Madrid di questo periodo si conservano pochissimi resti. Nella Calle Mayor, accanto all’Istituto Italiano di Cultura, nello stesso luogo in cui successivamente si sarebbe costruita la Chiesa di Santa Maria, della quale oggi possiamo ammirare alcuni ruderi, c’era la Moschea Maggiore della città e certamente nei pressi, come era normale nelle città islamiche, il mercato. Nelle immediate vicinanze, nella Cuesta de la Vega, ancora si possono vedere i resti dell’antica muraglia. Questa zona era la almudaina o cittadella, dove i cristiani, quando conquistarono Madrid, trovarono una statua della Madonna nascosta in una delle sue mura, con una candela accesa da più di quattrocento anni. Da allora Almudena diverrà la dedica più madrilena per la Vergine Maria.
Magerit, “terra ricca d’acqua”, è il nome con cui gli arabi identificarono la zona della meseta spagnola in prossimità della Sierra di Guadarrama che Filippo II scelse per insediare la sua corte e che successivamente si sarebbe trasformata nella Madrid che oggi conosciamo.
La prima traccia storica della città risale all’anno 865, quando l’emiro Muhammed I ordinò di costruire una fortezza nella località di Mayrit, sulle rive del fiume Manzanares. Mayrit in arabo significa "abbondanza di corsi d’acqua". Per questo motivo, il motto del primo stemma della città recita: "Sono stata edificata sull’acqua / Le mie mura sono di fuoco / Questo è il mio stemma e il mio emblema". Fino al 1083, quando Alfonso VI di Castiglia conquista la città, Madrid sarà islamica.
Della Madrid di questo periodo si conservano pochissimi resti. Nella Calle Mayor, accanto all’Istituto Italiano di Cultura, nello stesso luogo in cui successivamente si sarebbe costruita la Chiesa di Santa Maria, della quale oggi possiamo ammirare alcuni ruderi, c’era la Moschea Maggiore della città e certamente nei pressi, come era normale nelle città islamiche, il mercato. Nelle immediate vicinanze, nella Cuesta de la Vega, ancora si possono vedere i resti dell’antica muraglia. Questa zona era la almudaina o cittadella, dove i cristiani, quando conquistarono Madrid, trovarono una statua della Madonna nascosta in una delle sue mura, con una candela accesa da più di quattrocento anni. Da allora Almudena diverrà la dedica più madrilena per la Vergine Maria.
Magerit, “terra ricca d’acqua”, è il nome con cui gli arabi identificarono la zona della meseta spagnola in prossimità della Sierra di Guadarrama che Filippo II scelse per insediare la sua corte e che successivamente si sarebbe trasformata nella Madrid che oggi conosciamo.
La prima traccia storica della città risale all’anno 865, quando l’emiro Muhammed I ordinò di costruire una fortezza nella località di Mayrit, sulle rive del fiume Manzanares. Mayrit in arabo significa "abbondanza di corsi d’acqua". Per questo motivo, il motto del primo stemma della città recita: "Sono stata edificata sull’acqua / Le mie mura sono di fuoco / Questo è il mio stemma e il mio emblema". Fino al 1083, quando Alfonso VI di Castiglia conquista la città, Madrid sarà islamica.
Della Madrid di questo periodo si conservano pochissimi resti. Nella Calle Mayor, accanto all’Istituto Italiano di Cultura, nello stesso luogo in cui successivamente si sarebbe costruita la Chiesa di Santa Maria, della quale oggi possiamo ammirare alcuni ruderi, c’era la Moschea Maggiore della città e certamente nei pressi, come era normale nelle città islamiche, il mercato. Nelle immediate vicinanze, nella Cuesta de la Vega, ancora si possono vedere i resti dell’antica muraglia. Questa zona era la almudaina o cittadella, dove i cristiani, quando conquistarono Madrid, trovarono una statua della Madonna nascosta in una delle sue mura, con una candela accesa da più di quattrocento anni. Da allora Almudena diverrà la dedica più madrilena per la Vergine Maria.
Magerit, “terra ricca d’acqua”, è il nome con cui gli arabi identificarono la zona della meseta spagnola in prossimità della Sierra di Guadarrama che Filippo II scelse per insediare la sua corte e che successivamente si sarebbe trasformata nella Madrid che oggi conosciamo.
La prima traccia storica della città risale all’anno 865, quando l’emiro Muhammed I ordinò di costruire una fortezza nella località di Mayrit, sulle rive del fiume Manzanares. Mayrit in arabo significa "abbondanza di corsi d’acqua". Per questo motivo, il motto del primo stemma della città recita: "Sono stata edificata sull’acqua / Le mie mura sono di fuoco / Questo è il mio stemma e il mio emblema". Fino al 1083, quando Alfonso VI di Castiglia conquista la città, Madrid sarà islamica.
Della Madrid di questo periodo si conservano pochissimi resti. Nella Calle Mayor, accanto all’Istituto Italiano di Cultura, nello stesso luogo in cui successivamente si sarebbe costruita la Chiesa di Santa Maria, della quale oggi possiamo ammirare alcuni ruderi, c’era la Moschea Maggiore della città e certamente nei pressi, come era normale nelle città islamiche, il mercato. Nelle immediate vicinanze, nella Cuesta de la Vega, ancora si possono vedere i resti dell’antica muraglia. Questa zona era la almudaina o cittadella, dove i cristiani, quando conquistarono Madrid, trovarono una statua della Madonna nascosta in una delle sue mura, con una candela accesa da più di quattrocento anni. Da allora Almudena diverrà la dedica più madrilena per la Vergine Maria.
INPSIEME n. 016120-0108 BARCELLONA - Catalonia en vivo
Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
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Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
INPSIEME n. 016120-1807 BARCELLONA - Catalonia en vivo
Barcellona non è solo la capitale della Catalogna, ma è anche il centro della moda, dell'arte, dell'architettura e della gastronomia spagnola. Barcellona è la più cosmopolita ed eclettica città della Spagna e fa letteralmente tendenza. I due milioni di abitanti della città si godono festival cinematografici, esibizioni d'arte, musei famosi in tutto il mondo, una deliziosa cucina ricca di pesce e, naturalmente, una spettacolare vita notturna.
La lista di ciò che questa metropoli ha da offrire è infinita. Bellissimi viali, spiagge bianche, opere d'arte affascinanti, fantastici ristoranti, bar e discoteche vibranti, edifici centenari.
INPSIEME n. 016147-3107 VALENCIA - Ciutat de les Arts i les Ciences
La città spagnola fu fondata nel lontano II secolo a.C. dai romani che la nominarono Valentia Edetanorum, ovvero Città forte degli Edetani.
Come tutta la Spagna anche Valencia dovette subire non solo gli attacchi di tutte le popolazioni barbare, dopo il crollo dell’impero romano,
ma dovette anche sottostare alla terribile invasione moresca. Negli anni medioevali del dominio arabo la città cambiò nuovamente denominazione
e venne battezzata come Balansiya: foneticamente molto simile alla dicitura romana, la città con il passare dei secoli ritornò a chiamarsi Valencia.
Attualmente sono riconosciute le due denominazioni bilingue (Castigliano e Valenciano) di València e di Valencia, mentre è permessa anche la denominazione Cap i Casal,
ossia capitale (dell’omonima provincia).
INPSIEME n. 016147-1707 VALENCIA - Ciutat de les Arts i les Ciences
La città spagnola fu fondata nel lontano II secolo a.C. dai romani che la nominarono Valentia Edetanorum, ovvero Città forte degli Edetani.
Come tutta la Spagna anche Valencia dovette subire non solo gli attacchi di tutte le popolazioni barbare, dopo il crollo dell’impero romano,
ma dovette anche sottostare alla terribile invasione moresca. Negli anni medioevali del dominio arabo la città cambiò nuovamente denominazione
e venne battezzata come Balansiya: foneticamente molto simile alla dicitura romana, la città con il passare dei secoli ritornò a chiamarsi Valencia.
Attualmente sono riconosciute le due denominazioni bilingue (Castigliano e Valenciano) di València e di Valencia, mentre è permessa anche la denominazione Cap i Casal,
ossia capitale (dell’omonima provincia).